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Il municipio modello termitaio

di Stefano Gulmanelli

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28 settembre 2009

In un Paese che ha la massima necessità di abbassare l'impronta ambientale (l'Australia ha le maggiori emissioni di CO2 procapite), gli organismi pubblici sono i primi a impegnarsi in scelte eco-compatibili. E quale migliore esempio – visibile, concreto e altamente simbolico – del darsi una sede che sia altamente eco-sostenibile? Non a caso, è proprio questa la via che un crescente numero di organizzazioni pubbliche australiane ha deciso di percorrere e in un paio di casi la scelta ha prodotto modelli di eccellenza nella costruzione eco-compatibile.

Il primo, anche in ordine cronologico di completamento, è il Council House 2 di Melbourne. Inaugurato nel 2006, il CH2 – come è chiamato il nuovo municipio della capitale dello Stato del Victoria – è stato il primo edificio australiano a guadagnarsi le "Six Green Stars", il massimo nel rating di sostenibilità ambientale nell'edilizia australiana. Un risultato soprattutto figlio di due aspetti innovativi: la modalità di ventilazione del l'edificio e il modo in cui la temperatura dello stesso è tenuta a un livello costante di 22°. Per quanto riguarda la ventilazione, l'aria è totalmente naturale e circola secondo principi mutuati dai giganteschi termitai africani, ingegnose strutture costruite con una capacità convettiva straordinaria. Oltre al risparmio energetico, questo approccio ha prodotto un ambiente lavorativo di gran lunga più salubre di quello tradizionale, il che ha poi generato incrementi di produttività del personale nell'ordine del 10 per cento. Quanto alla climatizzazione, a fungere da "protagonista" è l'acqua filtrata dagli scarichi fognari: essa viene raffreddata per caduta in apposite torri e poi convogliata su sfere d'acciaio, capaci di ritenere il fresco, che viene poi immesso in circolo secondo necessità.

Il CH2 è visibile nel suo splendore eco-compatibile dalla via più centrale di Melbourne (Swanston Street), a monito e segnale di come dovrebbero essere concepiti gli edifici del futuro. «Non che ci illudessimo, per il solo fatto d'aver realizzato il CH2 in questo modo, di cambiare il modo in cui si costruiscono i palazzi in Australia», ammette Rob Adams, direttore dell'Ufficio di Design e Urban Environment del City Council di Melbourne. L'obiettivo è semmai far leva sulla percezione da parte di quanti fruiscono del CH2. «Mostrare a quanti entrano qui i vantaggi che ci sono in un edificio come questo è un modo per iniziare a convincere la gente a rifiutare strutture d'impronta tradizionale, in cui tra l'altro si "vive" male», dice Adams.

Il secondo caso di "six green stars" pubblico australiano è per certi aspetti doppiamente simbolico, trattandosi della nuova sede ad Adelaide della SA Water, l'azienda statale del South Australia responsabile per la gestione e distribuzione dell'acqua, risorsa preziosa per definizione nel continente più arido del globo. Anche in questo caso si sono intrecciate due esigenze: il risparmio energetico e l'abbattimento dell'impronta ambientale da un lato e la realizzazione di un miglior ambiente lavorativo dall'altro. La struttura, sviluppata su 10 piani, ha un atrio che permette alla luce naturale – e altresì all'aria fresca naturale – di inondare i vari piani che vi si "affacciano". Questo, in combinazione a sistemi di riciclo e risparmio idrico e a un impianto di cogenerazione a gas in situ che entra in funzione nei picchi di richiesta energetica, ha consentito la riduzione di oltre il 70% nell'uso di acqua e del 60% delle emissioni rispetto a un edificio convenzionale di uguali proporzioni. Ma la spinta all'eco-sostenibilità della SA Water House arriva ben oltre i confini del nuovo edificio situato in Victoria Square: con il trasloco infatti il numero di quanti vengono in auto al lavoro è fortemente diminuito. Il risultato è stato ottenuto con una semplice accoppiata: la drastica diminuzione dei posti auto a disposizione (inclusi quelli per gli alti dirigenti) e la creazione di docce e spogliatoi interni per non meno di 150 pendolari "a mezzo bicicletta".

28 settembre 2009
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